Beh, la serie stuzzica, non
c’è che dire. Go Nagai si dimostra sempre non proprio puritano e
la sua idea che il male forse non è l’errore se visto dall’altra
parte è il suo marchio.
La produzione è del 1998,
se non sempre i disegni sono all’altezza e le animazioni in
alcuni momenti latitano, il vero dramma della serie è la regia.
Purtroppo gli errori maggiori presenti sono dovuti a vere e
proprie sviste che coinvolgono il più delle volte i personaggi
(ciabatte che appaiono e scompaiono da una scena all’altra,
persone che si smaterializzano…) e le ambientazioni (quadri che cambiano
forma e dimensioni, oggetti che svaniscono da comò e scrivanie e
così via…). Da ricordare gli ospedali con stanze di 1 m x 1 m e
solo un letto o la rappresentazione della memorabile coda in
auto con macchine talmente attaccate da fondersi l’una con
l’altra. Stessa cosa per le sterzate di camion che schivano auto
in un metro quadro.
Punto forte della serie è
invece l’atmosfera dark presente negli episodi, il lento ma
inesorabile evolversi della specie umana in beast con
conseguente panico crescente e atti di violenza anche da parte
di chi ancora umano è (e in questo ricorda molto il manga di
Devilman con persecuzione dei demoni ad opera di squadroni della
morte organizzati dall’esercito o semplici cittadini trasformati
in feroci aguzzini)
Belle le musiche, sempre
azzeccate e lugubri al punto giusto. Da menzionare la sigla di
apertura originalissima, cantata in latino e dal tono di
un’inquietante messa infernale.
La serie è arricchita da
intramezzi sexy e non proprio velate allusioni sessuali di tipo
lesbico. Anche il rapporto tra Jun e la liceale Kazumi , una
ragazza che diventa modella per l’ammirazione e il sentimento
che la lega a Jun, sfocia in baci e dichiarazioni d’amore.
Da non dimenticare le
citazioni da Devilman (nella parte finale della serie vediamo Akira con la classica maglietta con la A ma a colori invertiti)
E’ da segnalare che l’anime
si discosta moltissimo dal manga di Nagai, dove ad esempio Jun è
un’insegnante e Kazumi non appare.
Ottimo come sempre il
doppiaggio italiano, privo di errori e con le azzeccate voci di
Stella Musy (Akane Tendo in Ranma e Misato Katsuragi in
Evangelion) su Jun e Francesca Fiorentini (Honey in Cutey Honey)
su Asuka.
Detto ciò, la serie è
consigliata sicuramente agli amanti del genere horror/dark e in
generale di Go Nagai chiudendo un occhio su animazione e regia
non sempre eccelse e sulla trama non proprio originalissima.
Zoldover e Geruge