Devil Lady

Errori

Titoli episodi e commento

DEVIL LADY
 

(Devil Lady) [TMS 1998]

 

1) Belva

2) Sangue

3) Ali

4) Embrione

5) Squalo

6) Gatto

7) Nebbia

8) Nemico

9) Occhi

10) Fuoco

11) La scatola

12) Volti

13) Corda

14) Casa

15) Corvo

16) La voce

17) Fame

18) Corpo

19) Catene

20) Cadaveri

21) Segno

22) Desiderio

23) Vita

24) Cuore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA SERIE:

Trama:

La bella modella Jun Fudo vive una vita molto impegnata tra i vari set per servizi fotografici fino al giorno in cui qualcosa in lei inizia a mutare o meglio, viene alla luce la sua vera natura.

Dall’incontro con Asuka Ran, direttrice della Human Alliance, un’associazione creata per la difesa e la conservazione del genere umano,  Jun scoprirà di essere un beast, un demone nascosto in un corpo umano. Quando questa parte della sua natura esce allo scoperto lei si trasforma nel fisico e la sua forza aumenta a dismisura.

Jun potrà usare questa sua capacità per aiutare Asuka ad eliminare i beast “malvagi”.

Ben presto si capirà che il mondo è abitato da molti più beast di quello che si possa immaginare e la bella Fudo verrà corrosa dal dubbio se aiutare o meno Asuka nella sua lotta. Chi è il vero nemico? E quale la razza da difendere?

Il finale riserverà molte sorprese…

 

Ragioni che ci hanno spinto a vederla:

-Il motivo più ovvio è che dopo aver visto Devilman non si poteva non vedere la versione femminile del nostro anime–ispiratore.

-Il motivo vero è che cercavamo una serie non troppo lunga che poteva interessarci e che avevamo.

 

Regge le aspettative?

Beh, la serie stuzzica, non c’è che dire. Go Nagai si dimostra sempre non proprio puritano e la sua idea che il male forse non è l’errore se visto dall’altra parte è il suo marchio.

La produzione è del 1998, se non sempre i disegni sono all’altezza e le animazioni in alcuni momenti latitano, il vero dramma della serie è la regia. Purtroppo gli errori maggiori presenti sono dovuti a vere e proprie sviste che coinvolgono il più delle volte i personaggi (ciabatte che appaiono e scompaiono da una scena all’altra, persone che si smaterializzano…) e le ambientazioni (quadri che cambiano forma e dimensioni, oggetti che svaniscono da comò e scrivanie e così via…). Da ricordare gli ospedali con stanze di 1 m x 1 m e solo un letto o la rappresentazione della memorabile coda in auto con macchine talmente attaccate da fondersi l’una con l’altra. Stessa cosa per le sterzate di camion che schivano auto in un metro quadro.

Punto forte della serie è invece l’atmosfera dark presente negli episodi, il lento ma inesorabile evolversi della specie umana in beast con conseguente panico crescente e atti di violenza anche da parte di chi ancora umano è (e in questo ricorda molto il manga di Devilman con persecuzione dei demoni ad opera di squadroni della morte organizzati dall’esercito o semplici cittadini trasformati in feroci aguzzini)

Belle le musiche, sempre azzeccate e lugubri al punto giusto. Da menzionare la sigla di apertura originalissima, cantata in latino e dal tono di un’inquietante messa infernale.

La serie è arricchita da intramezzi sexy e non proprio velate allusioni sessuali di tipo lesbico. Anche il rapporto tra Jun e la liceale Kazumi , una ragazza che diventa modella per l’ammirazione e il sentimento che la lega a Jun, sfocia in baci e dichiarazioni d’amore.

Da non dimenticare le citazioni da Devilman (nella parte finale della serie vediamo Akira con la classica maglietta con la A ma a colori invertiti)

E’ da segnalare che l’anime si discosta moltissimo dal manga di Nagai, dove ad esempio Jun è un’insegnante e Kazumi non appare.

Ottimo come sempre il doppiaggio italiano, privo di errori e con le azzeccate voci di Stella Musy (Akane Tendo in Ranma e Misato Katsuragi in Evangelion) su Jun e Francesca Fiorentini (Honey in Cutey Honey) su Asuka.

Detto ciò, la serie è consigliata sicuramente agli amanti del genere horror/dark e in generale di Go Nagai chiudendo un occhio su animazione e regia non sempre eccelse e sulla trama non proprio originalissima.

Zoldover e Geruge