Il mondo sta per esser invaso dagli Azariti,
una razza aliena proveniente da Azar. Il comandante Brain
(sostituito poi dall’imperatore in persona), con l’aiuto dei suoi
generali subalterni Radar Robot, Staffy e Kokro, invia sulla terra
una serie di mostri sintetici (alcuni veramente curiosi), per
riuscire nel proprio scopo.
A contrastarli il professor Kazuki,
scienziato che ha progettato il Gackeen, un robot che trae energia
dalle onde elettromagnetiche. Ad aiutarlo ci sono i giovani
Hitoshi, Futoshi, Tensai ed il dottor Hoshi.
Ma Gackeen non potrebbe combattere se non ci
fossero Takeru e Mai, le uniche due persone al mondo con la
capacità di gestire l’energia elettromagnetica che serve al robot
per funzionare. Takeru e Mai sono anche i piloti del Plyzer e di
Mighty, due robot –navicella che diventeranno di supporto alle
braccia del Gackeen, rendendolo anche in grado di volare.
La difesa della Terra è orchestrata dalla
Divina Libertà, una base polifunzionale attraccata in porto come
un normale motoscafo e dalla quale vengono anche inviati i
componenti di Gackeen.
Considerando l’anno in cui è stato animato
(1976), direi che l’animazione è ottima.
Si vede la mano degli autori di
Jeeg, nonché
si sente, in quanto le soundtracks sono una palese copiatura di
quelle del più famoso robot d’acciaio (musiche di Michiaki
Watanabe in entrambe le serie). Alcune invece sono identiche…
La serie non è affatto noiosa ma ha un buon
ritmo. Alla fine, fa la sua comparsa addirittura l’imperatore che,
purtroppo per lui, effettua gli stessi errori dei suoi
subordinati…
Classica squadra da serie robotica:
professore creatore del robot con figlia co-protagonista, un
ragazzo con problemi in famiglia e aiutanti validi e un po’ buffi
e divertenti (la bambina, il grassone un po’ tonto, l’occhialuto
inventore…).
La Divina Libertà, oltre a monitorare i
possibili attacchi degli Azariti, oltre a lanciare i componenti
che costituiranno il Gackeen, oltre che esser la casa del Professor
Kazuki e dei suoi aiutanti, è anche un valido posto dove passar le
domeniche pomeriggio con la famiglia, con visita guidata e ampi
spazi per far giocare i bambini, assurdo!!! E’ ridicolo che sia
accessibile alle famiglie in quanto è nel mirino degli Azariti che
non aspettano altro che farla saltare in aria!
Nella scelta dei nemici, c’è una palese
attinenza col Grande Mazinga. Il comandante Brain fa praticamente
le veci del Generale Nero, mentre Radar Robot, Staffy e Kokro
potrebbero essere benissimo il Duca Gorgon, la marchesa Yanus e
così via… Brain ha invece sul petto un teschio identico a quello
di Vega in Goldrake…
La serie ha un altro filo conduttore, vale a
dire la rivalità e l’astio tra Takeru e suo padre. Il primo
Campione Mondiale di arti marziali ma mai apprezzato dal secondo…
Proprio per questo motivo, Takeru si spingerà addirittura ad
abbandonare la casa natia.
Potevano evitarsi l’entrata in campo del Tic
Tocker, macchina che ricorda la navicella di Paul e Nina, guidata
dalla sorellina di Futoshi (poco più che poppante) e Tensai,
adolescente ingegnoso. Tra l’altro, da quando appare il Tic Tocker,
Tensai non partecipa più alle missioni col Delivery, venendo
degradato al pari della sorella di Futoshi e diventando basso
quasi quanto lei.
Discutibile la validità di alcune armi create
per il Gackeen, tipo il carro armato corazzato Gackeen. Il povero
robot, più che sembrare invincibile, sembra un povero invalido…
In una delle prime puntate, gli Azariti
trovano il modo per far scomporre il Gackeen, ci riescono ma non
sfruttano la situazione! Tra l’altro, lo stesso trucco (risultato
comunque vincente) non viene più utilizzato…
Dato che inizialmente erano state doppiate
solo le prime 26 puntate, i successivi episodi proposti da Yamato
hanno un cast di doppiaggio diverso. All’inizio, la differenza è
notevole e il cambio delle voci da’ addosso non poco, ma dopo un po’
ci si fa l’abitudine. Bisogna dare atto al direttore del
doppiaggio, di aver mantenuto gli stessi nomi e pronunce della
precedente edizione.
E poi una domanda irrisolta fin dai primi
episodi: il robot si chiama Gackeen, Gakken, Gakin, Giken… e via
così di fantasia…?!
Zoldover