Sam è
poco più di un bambino quando
viene rapito dalla
“Banda Wingate",
dei criminali che lo allevano per
potersene servire durante le rapine.
Reth è
particolarmente violento con lui, sembra quasi temere che il
moccioso possa superarlo, Ned non esita a punirlo ma pare essere
il più imparziale dei tre, infine Win è quello che ricopre un
po’ il ruolo del padre, riconoscendogli meriti e salvandolo
quando gli altri due esagerano.
Oltre ad essere lo sguattero della banda ed a guardare il
rifugio, Sam ha ricevuto l'allenamento atto ad acquisire le
abilità che un temuto fuorilegge deve avere. Per questo motivo è
bravissimo ad andare a cavallo ed ha una mira infallibile con la
pistola.
Sam è
all'oscuro di cosa facciano i tre quando si allontanano dal
rifugio e la realtà gli viene sbattuta in faccia quando Reth lo
mette alla prova pretendendo che il ragazzo spari ad un uomo che
stava passando da quelle parti per caso.
Sam
troverà il coraggio e la forza per rompere il legame con i
Wingate e risolvere le sue perplessità; capirà che, al contrario
dei tre fuorilegge, lui non è un assassino e partirà alla volta
di un viaggio che lo porterà alla ricerca del suo vero padre e a
scoprire le origini del suo passato.
L’impresa
sarebbe di per se disperata, scovare una persona negli
sconfinati spazi del selvaggio west, ma c'è un dettaglio che
restringe, e di molto, il campo di ricerca: Sam, come suo padre,
è giapponese e questa è una buona traccia da cui partire.
Durante il
suo girovagare Sam imparerà cosa siano sentimenti quale l'amore,
l'amicizia e si ritroverà più volte a mettere la sua pistola a
difesa dei deboli. Incontrerà terribili sicari ma conoscerà
anche persone dal passato difficile tra i quali spicca Bigstone,
un uomo di colore legato anch’egli ai Wingate da un triste
destino.
L'animazione
è di buona qualità e anche i disegni, grazie allo zampino di due
maestri quali Shingo Araki ed Hayao Miyazaki, sono tutt'ora
piacevoli da guardare malgrado un errore che ci ha lasciato
immobilizzati dalle risate per diversi minuti. In una scena
vediamo Sam che, tuffandosi, sfonda il vetro di un battello a
vapore. In un’immagine successiva che usa lo stesso fondale, c'è
ancora il fotogramma fisso del ragazzo con tanto di vetri a
pezzi immobili!!! Semplicemente si sono dimenticati di toglierlo
XD
Le
musiche, oltre alle classiche sigle originali usate in maniera
strumentale, hanno anche un buon parco di motivetti per
enfatizzare duelli, momenti di tensione, l'allegria di un
villaggio e gli spazi sconfinati in cui vaga Sam.
La storia
ha inizialmente una continuità pressoché totale che vede Sam
sulle tracce del padre, poi s'interrompe per quasi tutta la
seconda serie (quella in cui il ragazzo veste la camicia gialla)
e alla fine chiude nelle ultime due puntate facendo rincontrare
padre e figlio. Lascia però molte questioni aperte, come la
vendetta di Bigstone, i Wingate e Coltello Nazuma, più alcuni
comprimari a cui Sam dice allontanandosi: “tornerò! ci
rivedremo!!”
La serie
ha qualche tratto caratteristico divertente come ad esempio le
spassosissime scene in cui arriva il ricercato di turno, con un
fiammifero brucia solo il suo manifestino ‘Wanted’ e il
fuoco si spegne all'istante, nonostante i muri delle case siano
di legno; magari chi affigge i manifestini li inzuppa già di
alcool o sono fatti di un materiale speciale in modo da bruciare
ma impedendo al fuoco di dipanarsi ad altro.
Nei
villaggi, specialmente all'inizio, pare esserci scarsità di
donne, nelle folle non ce n'è una a pagarla oro, forse sono
tutte " al piano di sopra del Saloon" che si riprendono da una
lunga nottata di lavoro.
Sam,
all'inizio, ha delle belle pretese. Pur essendo il protagonista
di una serie west, dopo aver ucciso una persona per la prima
volta, si ripromette di non usare mai più la pistola. Ovviamente
la crisi durerà meno di una puntata. Sopravvivere nel west solo
con lo judo non è impresa facile!
Errori
simpatici, ma dovuti alla barriera linguistica, sono le scritte
sui negozi che risultano errate o sospette; restando in tema, a
volte vengono inquadrate pagine di libri o lettere minacciose
lasciate dai fuorilegge, scritte però in giapponese o_O"
e spesso libri e giornali divagano da quello che dovrebbero
scrivere: non arrivano a narrare di "Biancaneve" come in
Grand
Prix, ma in pratica si salva solo il titolo…
All'inizio
Sam ignora che il suo vero nome è Isamu ma poi si trovano
articoli di giornali che parlano di lui chiamandolo proprio
Isamu ^_^"
I cavalli
ricoprono un ruolo importantissimo e, alcuni di essi, sono
dotati di abilità speciali. Quello di Sam, oltre a muoversi su
burroni come fosse uno stambecco, si esibisce in balzi da fermo
che sono degni di un Mobile Suit!!! Altri, come quello di
Bigstone, hanno una particolare empatia col proprio padrone. In
una scena dove l’uomo sta morendo di sete, si vede il suo
destriero bere più volte avidamente e di gusto! Ci manca
poco che non lo si veda tuffarsi nel pozzo e farsi un bagno!!!
Invece,
dote comune a tutti i destrieri è l'atteggiamento. Hanno un’espressione interessata e coinvolta con quello che stanno
dicendo gli umani e, in scene di battaglia, sfoggiano occhi
indemoniati!
Vero e
proprio mito, tanto da inaugurare la "Legge del Flashback",
sono le scene che narrano episodi avvenuti anni prima. Non
importa quanti anni fa avvenga il fatto, otto, tredici o più
anni, chi narra, e tutte le persone coinvolte tranne Sam, sono
IDENTICHE al presente e spesso indossano anche gli stessi
vestiti...
Forse più
che di un errore si tratta di mancanza di fantasia, anche gli
abiti dei vari fuorilegge sono praticamente quelli dei Wingate
mischiati nei pezzi e nei colori (ma bisogna anche dire che nel
vecchio west c’erano poche scelte di abiti, camicie ecc…
NdGeruge). Nonostante questo, gli autori sono riusciti a fare un
bell’errore: in una delle ultime puntate si rivede Sam che si
allena col padre (avviene nella prima serie), però al ragazzo
hanno fatto indossare la camicia gialla (ovvero quella presente
nella seconda serie!)
Veramente spettacolari i "duelli all’ultimo " !!! No, non mi
sono dimenticato una parola, è che in Sam, dove si spara ogni
tre secondi e la gente muore, hanno optato per rendere meno
drammatico il tutto, evitando l’utilizzo del colore rosso per il
sangue. Scelta abbastanza comprensibile visto il target a cui si
rivolge, ma vedere un dottore che estrae una pallottola
perfettamente pulita coi bisturi immacolati è insolito.
Collegato
a questo, c'è una scena spassosa sul cliché dell'animazione
giapponese dove “il malato tossisce sangue". In una puntata, i
figli si preoccupano per la madre che sta male, poi si vede che
la donna tossisce e si guarda la mano. Nell’immagine, la mano
risulta pulita ma in realtà, come il cliché vuole, sarebbe
sporca di sangue (e i figli vedendo questo scoppiano giustamente
in lacrime)!
E' per la
mancanza di sangue che il padre di Sam, dopo essersi beccato una
pallottola in un polmone, va via felice e tranquillo verso il
tramonto senza dover esser neanche medicato... non essendoci
sangue non può morire dissanguato!
L'unica
scena in cui si vede del sangue è quando Sam al Ranch Morrison
si fa strappare la camicia e rimane graffiato dalle corna di un
toro, ma con una bella vestaglia della signora Morrison (non
venite a dirmi che questa è una camicia da uomo come affermato
dalla donna!!!) e ago e filo, ecco l'abito che il nostro eroe
sfoggerà per tutta la seconda serie.
I duelli e
le sparatorie in genere sono altamente spettacolari e ben
animate, alcune addirittura avranno come teatro villaggi in
preda alle fiamme... “bello sbattone”, penserete voi, “animare
tutto in mezzo alle fiamme” e sarebbe cosi, ma gli animatori
hanno optato per un simpatico trucchetto: usare un pratico e
veloce filtro rosso…
Quando il
capo banda dei cattivi muore è molto teatrale vederlo cadere giù
da un burrone. A volte, però, si assiste a cadute dalla durata
‘burronesca’ su rocce che in realtà sono alte poco più di un
metro e mezzo / due metri.
Nella
seconda serie lo staff degli sceneggiatori è stato pervaso da
un’ondata di buonismo disgustoso e la brava gente non morirà
più. Addirittura un fuorilegge che, a fine puntata per
riscattarsi del male commesso, finisce sotto un treno con vari
candelotti di dinamite in mano (e che ESPLODONO), ne esce
ILLESO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! =_="
Una
gradita sorpresa che non ci ricordavamo, sono una bella sfilza
di Bastardi!!! degna dell’
Invincibile Shogun. Uno in
particolare ha una valenza speciale per due motivi: in
primis perché è un prete a dirlo e poi perché la persona a cui
lo sta dicendo è ............... suo FIGLIO!!!!!
Comunque,
il più “bastardo” rimane Sam, infatti non solo è un giapponese
in America (che è già una bella fonte di pregiudizi), ma
addirittura la madre è una squaw indiana!!! anzi "era", perché
in un flashback si vede Katunoshin che la porta in giro per tre
mesi (su una specie di slitta stile Trinità)anche se è già
morta da parecchio tempo!!!
In
conclusione, Sam risulta una serie molto divertente da vedere e
che riesce a catturare appieno l'atmosfera del vecchio west.
Peccato per l'ondata buonista nella seconda serie e che lasci
aperte molte questioni che sarebbe stato interessante definire
meglio. Altamente
consigliato