Di
Getter robot – The last day e Mazinkaiser si notano subito
diverse affinità, prima fra tutte la presenza di scontri nello
spazio e addirittura la costruzione di una seconda build base
(come avviene con la fortezza delle scienze in Mazinkaiser
contro il Generale Nero). Ci lasciano perplessi alcune scelte
narrative, come gli scontri spaziali stile Gundam o il voler
ricondurre parte della storia alla solita razza aliena comparsa
sulla Terra (ed in questo, Kyo e Miyazu che vivono in una Terra
pressoché incontaminata come un eden, ricorda molto il finale
dell’anime di Mao Dante). Era decisamente più affascinante
l’idea dell’Impero Jamatay che rinasce dalle profondità del
pianeta. Perché voler sconvolgere tutta la vicenda?
Molto bella la sigla iniziale,
rockeggiante al punto giusto, che mostra una veloce
carrellata di tutti i protagonisti della vicenda. Le
animazioni sono di ottimo livello e anche la CG (piuttosto
presente) si mimetizza bene tra i disegni. Sono da segnalare
solo alcune cadute di stile. Le esplosioni non convincono
del tutto, così come alcune animazioni del Big Shooter in
volo, un po’ troppo computerizzate.
La scena di Tsubaki che lancia i
componenti e i successivi ‘build up’ di Jeeg sono presenti
in tutti gli episodi, a volte anche troppo. Da notare che i
componenti di Jeeg non derivano solo dal Big Shooter (che
contiene solamente le parti che compongono il corpo e i missili
superperforanti) ma anche dai Giga Shooter, degli enormi
cannoni che, di volta in volta, lanciano al robot nuove
armi, come il Bazooka, gli Astrocomponenti (già presenti
nella vecchia serie) e così via…
Purtroppo, quando Tsubaki lancia i
missili superperforanti preme la leva sinistra, anziché
quella destra, permettendo agli animatori semplicemente di
capovolgere l’animazione…
Negli ultimi episodi della serie, come
cavolo fa la moto di
Kenji a volare sulla Luna? E la gravità?
Ma ora veniamo alle chicche. Questa
serie è ricca, ricchissima di citazioni. Iniziando dalla tre
Space Angels. La comandante si chiama Yagyu e ha una benda
in un occhio, così come Yagyu Retsudo, personaggio storico
realmente esistito e narrato, tra l'altro, in Lone Wolf & cub. Poi abbiamo
i soldati (o meglio, le soldatesse) Saotome e Mido, i cui
nomi fanno il verso a due personaggi presenti nel manga
Violence Jack (dello stesso Go Nagai): Mondo Saotome e
Tatsuma Mido. Violence Jack stesso fa bella mostra di se
alla fine della serie, tra il pubblico presente alla corsa
motociclistica. Assieme a lui, vedremo anche il buon Koji da
Mazinga Z, Miki da Devilman, Rigel da Goldrake e l’interprete de ‘La scuola
spudorata’ (Harenchi Gakuen). Per non parlare dello
stesso Go Nagai, presente anch'egli alla corsa...
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Il nome originale di Kyo è Takeru, uno
dei più famosi e leggendari principi giapponesi vissuto tra
il IV e V secolo dopo Cristo. Takeru è anche il nome del
'cavaliere senza macchia e senza paura' riportato in vita
dalla regina Himika nella serie classica.
Il nome di Kenji è formato dai kanji
che compongono il nome di Koji in Mazinga Z e il cognome di
Tetsuya nel Grande Mazinga
L'essere che nasce dalla fusione di
Ikima, Mimashi e Amaso, è decisamente simile al grande Zenon
di Devilman. Vediamo ai lati della testa, il volto di
Mimashi e Amaso, con Ikima al centro del torace.
Nel quinto episodio della serie, tra le
maschere appese vediamo Devilman (in alto a sinistra),
Ultraman e Gekko Kamen
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Nel nono episodio, tra le mani del
Kenji bambino, vediamo la moto di Hiroshi! (vedi
immagine)
Il preside della scuola che frequentano
Kenji, Tsubaki e Kyo, è ripreso dal preside presente nella
serie TV di Devilman. Lo stesso professore si chiama Alphon
e altri non è che il professor Alfonso!
Il casco di Kenji ricorda molto la
seconda trasformazione di Hiroshi (quella con maschera e
corna gialle, per intenderci -
vedi immagine) e lo stesso
Hiroshi a fine serie, riprenderà la sua prima mutazione…
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La moglie del professor Shiba e Mayumi,
così come Hiroshi, non invecchiano perché rimaste
intrappolate per 50 anni nella zona nebbiosa del Kyushu. In
riferimento a questo, risulta molto bella la scena in cui
Hiroshi, momentaneamente cieco a causa del trauma
“post-Kyushu” sente avvicinarsi Miwa e, ascoltando la sua
voce, la immagina esattamente come quando era giovane.
Quando il giovane le prende la mano, ecco che nella sua
mente si dipinge l’immagine della vera Miwa, della Miwa
anziana, dalla pelle non più liscia ma segnata dallo
scorrere del tempo.
Il grande essere che appare dal
ricongiungimento delle due campane di bronzo assieme allo
spirito Haniwa formato da Ikima, Mimashi e Amaso, è
uguale all'Imperatore delle tenebre presente nel
Grande Mazinga.
Qui di seguito l'immagine dell'essere di fuoco e quella
dell'imperatore da Great Mazinger...
La mamma di Hiroshi, così come nella
serie regolare, veste sempre il solito straccetto rosa!
Mayumi ha uno zainetto a forma di Mecadon II.
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Neanche il professor Dairi manca
all’appello. Qui è un arzillo vecchietto a comando della
build base spaziale (build station).
Fanno inoltre una fugace apparizione
Don, Pancho e Shorty (anch'essi decisamente invecchiati ma
con indosso i soliti vestiti...).
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Geruge
Ed ecco una bella foto di gruppo e una
foto dell'Hiroshi 'new design'