-E' sempre un
piacere vedere le spettacolari battaglie, specie quando
l’animazione è a livello OAV
-La colonna
sonora è varia ed esaltante e la storia intrigante
-Cercare di
tenere conto dei movimenti delle numerose fazioni che compongono
la serie è una
bella sfida: Alleanza della Sfera Terrestre, Oz, Specials,
Romefeller, White Fang, Sank
Kingdom, le Colonie, i Ribelli...
-Ripassare la
serie in occasione dell'uscita del DVD di Endless Waltz, l'oav
conclusivo della serie, by Dynit.
-L'Epyon!!!
Regge le aspettative?
Gundam Wing è
un prodotto eccellente sotto ogni punto di vista tecnico. La
colonna sonora è intrigante, vasta e composta da molti brani che
variano dalle incalzanti musiche per le azioni di spionaggio a
quelle di ambiente, a quelle tristi cariche di emotività.
L'animazione è
sempre curata al massimo, fluida e chiara in ogni frangente,
anche nelle battaglie più caotiche.
Difatti gli
errori sono
pochissimi (a parte un paio di colorazioni e dimenticanze sugli
scudi) e riguardano perlopiù questioni di logica:
-
qualsiasi fluido, lasciato libero a
gravità zero, nella realtà galleggerebbe e assumerebbe forma
sferica
-
manca l’osservanza delle basilari regole
di sicurezza (in moto si mette il casco!!) e c’è
un’eccessiva fragilità dei caschi e della maschera di Zechs
che si rompono senza subire danni che giustifichino che ciò
avvenga
-
i personaggi si vestono a puntino prima
di fare qualsiasi cosa di importante, che si tratti di far
desistere un suicida o di salvare una compagna che sta
prendendo botte (entrambe azioni che prevederebbero
TEMPESTIVITA’!)
Tutto il resto è dovuto a come sono stati
adattati i dialoghi.
Il mecha design, opera di Hajime Katoki, si
concede qualche licenza (il Wing trasformabile coi pezzi che lo
aspettano in aria) ma risulta credibile e ben differenziato tra
i Gundam e i MS di Oz.
Una nota particolare la merita la scelta di
ambientazioni che spaziano da ville stile Versailles a edifici
europei, ghiacciai, foreste, deserti, spazio ed abiti che vanno
da divise della Seconda Guerra Mondiale con tanto di occhialini
da aviatore, a merletti e pizzi
"Luigini" (per la classe elitaria dei
nobili) e militari d'alto rango in divise napoleoniche.
Chiaramente il costume designer Yitaka Izubuchi deve aver svolto
una vasta e fruttuosa ricerca in merito.
L'unico che stona è il padre di Rareba che
presiede a una riunione importantissima,
dove tutti sono in giacca e cravatta,
vestito come Gotenks
(ovvero da perfetto deficiente!)
Il character
design di Shuko Murase è ben curato e strizza molto l'occhio
agli shojo; i personaggi principali sono dei veri e propri "bishonen",
hanno lineamenti quasi femminei ricalcati ad arte su quelli
degli stereotipi degli idol, tanto che in Giappone il pubblico
che ha seguito Wing con maggior entusiasmo sono state proprio le
teenagers!!
Sono andati a
ruba art-books e portfolio dedicati ai piloti con buona pace
della Bandai che ovviamente cercava un traino per vendere i
Gunpla della serie ^^""
E dire che
proprio per questo motivo era stato scelto il punto forte, il Gundam, mettendone in scena ben 5 praticamente da subito.
L'adattamento
italiano poteva essere curato meglio. Emblematica la scena in
cui Heero dice a Relena "la tua vita è in pericolo" al posto di
"Ti uccidero!!" come in originale.
I nomi dei
Mobile Suit principali sono stati tutti cambiati con 2 scelte
particolarmente infelici: Wing in Ala di fuoco e Tallgeese che
diventa Pioggia di fuoco; in un articolato discorso tra un
meccanico e Zechs sono presenti i 2 MS e non ci si capisce più
niente. @__@
Inoltre, spesso
vengono usati nomi sbagliati e a volte addirittura il nome
originale, generando ulteriore confusione.
I piloti di
Gundam hanno tutti un passato quanto meno difficile e caratteri
particolari: Heero è una specie di terminator suicida senza
emozioni, Trowa si sottostima e odia i parrucchieri, Wufei urla
continuamente ed è lento ad allacciarsi i bottoni della sua
divisa, Rareba ha la lacrima facile, non si sente all’altezza
del prestigio della sua famiglia e non capisce perché suo padre
vada in giro sempre vestito in quel modo imbarazzante (e a metà
serie impazzisce e manca poco che annienti le colonie). L'unico
sano del gruppo è Duo Maxwell che però va in giro vestito da
prete.
Altri 2
personaggi sono particolarmente degni di nota:
-Lady Une- che
ha una doppia personalità che varia a seconda dei capelli:
quando sono lisci è una diplomatica gentile, quando sono messi a
trecce stile Leila di Guerre Stellari è una despota irascibile
che mena, pilota mobile suits e compie pure atti terroristici.
Avrà lo stesso psicologo di Saga di
Saint Seiya??
-Dorothy
Catalunya- a parte un carattere amabile quanto quello di Iriza
Legan di Candy Candy, soffre di un aggravamento della
stessa sindrome che ha colpito Ken Masters di "Street Fighter II":
non solo, pur essendo bionda, ha le sopracciglia nere, ma sono
anche di una forma orribile!! Sembrano le antenne di un mobile
suit! o__O""
I nomi dei
personaggi sono spesso legati ai numeri:
Heero: è il
primo a entrare in scena e la prima parte del suo nome vuol dire
1 in giapponese.
Duo: segue
Heero e lo affianca spessissimo. E' il 2 in latino
Trowa: entra in
scena per 3° e può essere la pronuncia giapponese di un trois
francese.
Quattre: è il
quarto a comparire ed è quattro in francese.
Wufei: il
quinto pilota. In cinese Wu è 5.
Lady Une: traslitterazione errata del
numero uno in francese.
Zechs:sei in
tedesco.
Treize:13 in
francese.
Septem:
traslitterazione errata di 7imo in francese.
Otto: ovviamente 8
^^"
Lucrezia Noin:
9 in tedesco.
Barton Dekim:10
latino decem
Milliardo: ovviamente
1000000000
Qualche altra
nota simpatica sui nomi:
Oz sta per "Organization
of Zodiac" e tutti i mezzi direttamente di sua proprietà hanno i
nomi dei segni zodiacali: pisces, cancer, taurus, leo, aries,
virgo, libra...
Il Regno di
Sank, che è finito in rovina: in inglese Sank significa
affondato/abbattuto e i Peacecraft che lo detengono ovviamente
stanno per peace/pace e craft/creare,modellare; nome più che
azzeccato.
Per finire
Dorothy è la nipote di chi comanda Oz, come dire che è "nel
regno di Oz" un chiaro riferimento al popolare romanzo.
Spesso Gundam
Wing viene snobbata dai fan della mitica prima serie.
Forse perché il concetto di Gundam è un po’
stravolto verso il super robot, mancando anche di quelle dosi di
morti inaspettate tra personaggi importanti tanto care a Tomino.
Ciononostante non lesina nelle morti minori: migliaia di persone
saranno infatti bellamente uccise nel susseguirsi delle puntate.
Ma assicuro che
sia per l'azione che per le numerose fazioni e risvolti politici
merita la visione. Inoltre ci regala uno dei miei MS preferiti:
l'Epyon, che ha un design a dir poco demoniaco.
A Wing devono
molto altre 2 serie di Gundam: Gundam Seed e Gundam 00, che ne
riprendono almeno due punti forti:
-la presenza di
un Team di 5 Gundam
-personaggi
aggraziati in stile bishonen capaci di far breccia nei cuori
delle teenagers.
Al momento Wing
sta vivendo una seconda giovinezza in Giappone: è in corso,
infatti, una riedizione del manga con l'immancabile nuova serie
di Gunpla a corredo, rivisti in proporzioni e presentati anche
in serie MG (molto ben articolati, dettagliati ed in scala
1:100. Precedentemente la serie Wing ha avuto principalmente
edizioni HG con minori dettagli e modelli più piccoli).
Provate a darle
un’occasione senza pregiudizi e vedrete che tra battaglie e
attentati, la storia coi suoi capovolgimenti e temi quali la
pace, il prezzo per ottenerla, il senso del morire in guerra, vi
rapirà fino alla sua conclusione.
Zanin