I cavalieri dello zodiaco

Errori episodi 1-40

Errori episodi 41-73

Errori episodi 74-99

Errori episodi 100-114

Errori episodi 115-145

Titoli e commento episodi 1-114

Titoli e commento episodi 115-145

Il piccolo museo degli orrori di Shizuo Kawai


I CAVALIERI DELLO ZODIACO - HADES

(Saint Seiya - Hades) [Toei/Avex 2002-2008]

 

115) L'inizio di una nuova Guerra Sacra

116) Lacrime di sangue

117) Oltre la vita

118) Redenzione inattesa

119) Un fugace incontro

120) L'antico guerriero

121) Oscura adunanza

122) Un attimo di esitazione

123) Orgoglio e infamia

124) Il colpo proibito

125) Il santuario del terrore

126) L'armatura di Atena

127) L'alba della decisione finale

128) Il traghettatore di anime

129) Il tribunale silenzioso

130) Il cavaliere leggendario

131) Requiem doloroso per Orfeo

132) I giudici degli inferi

133) I fili del burattinaio

134) L'eterna eclissi

135) Un cosmo pieno di dolore

136) La vita della dea Atena

137) Il muro del lamento

138) Le armature d'oro

139) Addio, cavalieri d'oro!

140) La strada per l'Elisio

141) Il dio del sonno e della morte

142) Un aiuto dorato

143) La leggendaria armatura divina

144) Un mito che rivive

145) Verso un mondo pieno di luce

LA SERIE:

Trama:

Debellate le minacce di Asgard e Nettuno, questa volta è Ade a nuocere la pace sulla Terra. Infatti, il sigillo che Atena aveva posto 243 anni prima per impedire il risveglio del dio si è ormai strappato. Ade, risvegliato, convoca a sé i 108 specter e muove un attacco al Grande Tempio, una nuova Guerra Sacra è cominciata.

I cavalieri d’oro defunti Gemini, Cancer, Fish, Aquarius e Capricorn, riportati in vita dal signore degli inferi, dovranno portare a compimento la missione di scalare le dodici case dello zodiaco e prendere la testa della dea Atena. A guidare il gruppo sarà Shin (Sion), antico cavaliere d’Ariete morto per mano di Arles 13 anni prima. Toccherà ancora ai cavalieri di bronzo, questa volta supportati dai cavalieri d’oro sopravvissuti, difendere la pace del mondo. Riusciranno a risvegliare il loro ottavo senso e sconfiggere Ade e i suoi specter?
 

Ragioni che ci hanno spinto a vederla:

-Una nuova serie disegnata dopo 13 anni dall’ultimo episodio trasmesso.

-La curiosità di sentire il nuovo doppiaggio italiano e vedere se sarà all’altezza o meno di quello storico.

-I cavalieri d’oro finalmente impegnati in battaglie per la difesa della giustizia.
 

Regge le aspettative?

Al fine di effettuare un’analisi più approfondita della serie, si rende necessario suddividere la stessa in tre parti: Il capitolo del Santuario, Il capitolo dell’Inferno e il capitolo dell’Elisio.

Capitolo Santuario:

Questa prima parte è un prodotto di buona qualità, non sempre i disegni e le animazioni si rivelano all’altezza della serie classica ma restano comunque su soddisfacenti livelli. Sono presenti diverse scene in computer grafica che, a parte una brutta vestizione di Pegasus, rendono piuttosto bene l’ambiente roccioso e notturno del Grande Tempio. Le musiche sono le stesse della serie regolare e così sarà anche per i successivi capitoli. La trama è avvincente perché va ad introdurre i combattimenti di personaggi che erano stati lasciati in ombra (i cavalieri d’oro, primo fra tutti Mur che vediamo cimentarsi in uno scontro per la prima volta) e ribalta i cliché tipici della serie classica (questa volta saranno i nemici a dover scalare le dodici case per eliminare Atena e non più i cavalieri di bronzo, lasciati volontariamente da parte per far spazio ai cavalieri d’oro e ai loro scontri). Ottime le aggiunte rispetto al manga originale, come ad esempio l’avvento dei cavalieri d’argento deceduti e dotati di surplici o Pegasus e compagni riuniti durante l’urlo di Atena quando invece nel manga era presente solo Sirio. Bello anche il breve cameo di Phoenix, assente nel fumetto, ma che avrà modo di riscattarsi ampiamente nei successivi capitoli. Gli errori non sono molti: qualche imprecisione nella colorazione delle armature e nel disegno di crepe e pezzi rotti che tornano magicamente sani subito dopo e poco altro. Molto ben caratterizzato il personaggio di Rhadamante e fantastico il ritorno dei cavalieri d’oro defunti nella battaglia delle 12 case. La loro sofferenza nel dover adempiere alla missione è palpabile e ottimamente resa anche se non del tutto sensata nella spiegazione finale. Come già indicato nella pagina relativa agli errori, in tutta la serie di Ade si è scelto di mantenere continuità assoluta col fumetto di Kurumada. Di conseguenza non vedremo più riferimenti al filler Asgard e al Maestro dei Ghiacci, Sirio sarà cieco e Cristal con la benda sull’occhio come nel manga (nonostante alla fine della serie classica entrambi sembrassero guariti).

Il secondo capitolo, il ‘chapter Inferno’ è purtroppo un prodotto decisamente inferiore al precedente. Sostituito il regista (a causa di alcuni diverbi con Kurumada, nati dopo il flop del Tenkai hen) e i doppiatori storici originali dei 5 personaggi + Atena, l’Inferno ha evidenti cali di qualità nei disegni e animazioni imbarazzanti non perdonabili in una produzione di oav dei giorni nostri. La storia continua ad essere appassionante, riprende i 5 protagonisti, introduce nuovi personaggi e ne approfondisce altri. In queste puntate, una menzione d'onore la meritano Phoenix e Kanon, due personaggi che rivaleggiano in sboronaggine e che tendono a rubarsi la scena per il titolo del più figo della serie. Purtroppo, rispetto a quanto visto nei capitoli del santuario, questa serie è uguale spiccicata al manga, con pochissime aggiunte e quindi molto frettolosa. L’apice lo raggiunge negli ultimi episodi, con il commiato dei cavalieri d’oro animato pochissimo (tremenda la fine dello scontro tra Kanon e Rhadamante con l’armatura d’oro che si ricompone con un’immagine fissa). Sarebbe stato sicuramente più interessante vedere delle aggiunte. Nota di disgusto: la corsa dei cavalieri di bronzo verso il muro del pianto alla fine della puntata 139. Sembra un balletto disarticolato. Per quanto riguarda gli errori di disegno, forse il più grossolano è stato quello di vedere Cristal disegnato in una scena con addosso la v2 della sua armatura anziché la v3.

L’ultimo capitolo, l’Elisio, purtroppo non si risolleva rispetto a quanto visto nel capitolo Inferno, dunque animazioni poverissime e nessuna scena aggiunta rispetto al manga. E’ praticamente come vedere il manga colorato e doppiato (non uso la parola animato perché non è questo il caso). I disegni di Araki migliorano rispetto all’Inferno ma non sono purtroppo sufficienti a sollevare un prodotto davvero scadente. La storia non è approfondita come avrebbe meritato e anche lo scontro contro Ade, il nemico più importante incontrato finora dai cavalieri, si riduce a meno di una puntata.

Il doppiaggio italiano è ancora ottimo. Riconfermati tutti i doppiatori della serie classica, la direzione del doppiaggio è passata da Enrico Carabelli a Ivo de Palma. Quest’ultimo ha cercato di dare continuità alla serie classica, lasciando i nomi utilizzati allora (Cristal, Sirio, Tisifone ecc…) e mantenendo invariati tutti gli altri (ad eccezione di Sion diventato Shin per problemi di carattere religioso…). Ottima la scelta di lasciare il tono aulico così amato nella prima serie ma facendolo coesistere perfettamente con la fedeltà dei dialoghi originali (dunque Virgo utilizza termini come ‘ohm’ e viene definito l’uomo più vicino agli dei e non più ad Atena, vengono ripristinati i termini ‘Cavalieri di bronzo’ ecc…). Insomma, un ottimo connubio tra l’epicità dei dialoghi della serie classica senza per questo rinunciare alla fedeltà all’opera originale. Buone le prove di tutti i doppiatori. Nel primo episodio si nota un un po’ indeciso Oliviero Corbetta su Doko che per fortuna recupererà molto bene nelle puntate successive. Confermati inoltre gli storici doppiatori dei cavalieri d'oro: Invernici su Virgo, Calindri su Ioria e Ballerio su Capricorn. Ottima anche la prova dei ‘nuovi’ doppiatori: Sabre su Scorpio, Oppido su Kanon, Danti su Valentine e Onorato su Orfeo, solo per citarne alcuni. Titubante invece Bottale su Fish. Il doppiatore è bravissimo ma il tono della voce non sembra calzare molto bene al personaggio.

E’ interessante notare che la serie di Ade, la cui produzione si fermò dopo la serie regolare per non ben precisati diverbi tra Kurumada e la Toei, è ripartita anche grazie ad un filmato amatoriale francese di Jerome Alquié nel quale venivano disegnate e animate alcune vicende del fumetto: Pandora che dona il ciondolo di Ade ad Andromeda in fasce, il commiato ai cavalieri d’oro e l’ipotetica sigla iniziale della serie. L’iniziativa servì alla Toei per capire quanto ancora i cavalieri dello zodiaco avevano interesse in Europa (ma anche in Giappone).

In conclusione Ade è una serie che parte davvero col botto (sia il manga che l’anime) ma che purtroppo crolla miseramente nel finale a causa di una trama troppo tirata via, disegni non sempre all’altezza delle aspettative e soprattutto regia e animazioni inesistenti. E’ un peccato perché le potenzialità c’erano tutte e sarebbe stato un ottimo lavoro se fossero stati approfonditi alcuni punti oscuri (aggiungendo scene inedite al semplice copia incolla del manga) e utilizzate animazioni degne di oav degli anni in cui sono stati prodotti. Vale però la pena vederle anche solo per il doppiaggio italiano e per l’emozione di ammirare finalmente i cavalieri d’oro lottare contro le forze oscure.
 

Geruge