115) L'inizio di una nuova Guerra Sacra
116) Lacrime di sangue
117) Oltre la vita
118) Redenzione inattesa
119) Un fugace incontro
120) L'antico guerriero
121) Oscura adunanza
122) Un attimo di esitazione
123) Orgoglio e infamia
124) Il colpo proibito
125) Il santuario del terrore
126) L'armatura di Atena
127) L'alba della decisione finale
128) Il traghettatore di anime
129) Il tribunale silenzioso
130) Il cavaliere leggendario
131) Requiem doloroso per Orfeo
132) I giudici degli inferi
133) I fili del burattinaio
134) L'eterna eclissi
135) Un cosmo pieno di dolore
136) La vita della dea Atena
137) Il muro del lamento
138) Le armature d'oro
139) Addio, cavalieri d'oro!
140) La strada per l'Elisio
141) Il dio del sonno e della morte
142) Un aiuto dorato
143) La leggendaria armatura divina
144) Un mito che rivive
145) Verso un mondo pieno di luce
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LA SERIE:
Trama:
Debellate le minacce di
Asgard e Nettuno, questa volta è Ade a nuocere la pace sulla
Terra. Infatti, il sigillo che Atena aveva posto 243 anni prima
per impedire il risveglio del dio si è ormai strappato. Ade,
risvegliato, convoca a sé i 108 specter e muove un attacco al
Grande Tempio, una nuova Guerra Sacra è cominciata.
I cavalieri d’oro defunti Gemini, Cancer, Fish, Aquarius e
Capricorn, riportati in vita dal signore degli inferi, dovranno
portare a compimento la missione di scalare le dodici case dello
zodiaco e prendere la testa della dea Atena. A guidare il gruppo
sarà Shin (Sion), antico cavaliere d’Ariete morto per mano di
Arles 13 anni prima. Toccherà ancora ai cavalieri di bronzo,
questa volta supportati dai cavalieri d’oro sopravvissuti,
difendere la pace del mondo. Riusciranno a risvegliare il loro
ottavo senso e sconfiggere Ade e i suoi specter?
Ragioni che ci hanno
spinto a vederla:
-Una nuova serie disegnata dopo 13 anni
dall’ultimo episodio trasmesso.
-La curiosità di sentire il nuovo doppiaggio italiano e vedere
se sarà all’altezza o meno di quello storico.
-I cavalieri d’oro finalmente impegnati in battaglie per la
difesa della giustizia.
Regge le aspettative?
Al fine di effettuare un’analisi più
approfondita della serie, si rende necessario suddividere la
stessa in tre parti: Il capitolo del Santuario, Il capitolo
dell’Inferno e il capitolo dell’Elisio.
Capitolo Santuario:
Questa prima parte è un prodotto di buona qualità, non sempre
i disegni e le animazioni si rivelano all’altezza della serie
classica ma restano comunque su soddisfacenti livelli. Sono
presenti diverse scene in computer grafica che, a parte una brutta vestizione
di Pegasus, rendono piuttosto bene l’ambiente roccioso e
notturno del Grande Tempio. Le musiche sono le stesse della serie regolare e
così sarà anche per i successivi capitoli. La trama è avvincente
perché va ad introdurre i combattimenti di personaggi che erano
stati lasciati in ombra (i cavalieri d’oro, primo fra tutti Mur
che vediamo cimentarsi in uno scontro per la prima volta) e
ribalta i cliché tipici della serie classica (questa volta
saranno i nemici a dover scalare le dodici case per eliminare
Atena e non più i cavalieri di bronzo, lasciati volontariamente
da parte per far spazio ai cavalieri d’oro e ai loro scontri).
Ottime le aggiunte rispetto al manga originale, come ad esempio
l’avvento dei cavalieri d’argento deceduti e dotati di surplici
o Pegasus e compagni riuniti durante l’urlo di Atena quando
invece nel manga era presente solo Sirio. Bello anche il breve
cameo di Phoenix, assente nel fumetto, ma che avrà modo di riscattarsi
ampiamente nei successivi capitoli. Gli errori non sono molti:
qualche imprecisione nella colorazione delle armature e nel
disegno di crepe e pezzi rotti che tornano magicamente sani
subito dopo e poco altro. Molto ben caratterizzato il
personaggio di Rhadamante e fantastico il ritorno dei cavalieri
d’oro defunti nella battaglia delle 12 case. La loro sofferenza
nel dover adempiere alla missione è palpabile e ottimamente resa
anche se non del tutto sensata nella spiegazione finale. Come
già indicato nella pagina relativa agli errori, in tutta la
serie di Ade si è scelto di mantenere continuità assoluta col
fumetto di Kurumada. Di conseguenza non vedremo più riferimenti
al filler Asgard e al Maestro dei Ghiacci, Sirio sarà cieco e
Cristal con la benda sull’occhio come nel manga (nonostante alla
fine della serie classica entrambi sembrassero guariti).
Il secondo capitolo, il ‘chapter Inferno’ è purtroppo un
prodotto decisamente inferiore al precedente. Sostituito il
regista (a causa di alcuni diverbi con Kurumada, nati dopo il
flop del Tenkai hen) e i doppiatori storici originali dei 5
personaggi + Atena, l’Inferno ha evidenti cali di qualità nei
disegni e animazioni imbarazzanti non perdonabili in una
produzione di oav dei giorni nostri. La storia continua ad
essere appassionante, riprende i 5 protagonisti, introduce nuovi
personaggi e ne approfondisce altri. In queste puntate, una
menzione d'onore la meritano Phoenix e Kanon, due personaggi che
rivaleggiano in sboronaggine e che tendono a rubarsi la scena
per il titolo del più figo della serie. Purtroppo, rispetto a
quanto visto nei capitoli del santuario, questa serie è uguale
spiccicata al manga, con pochissime aggiunte e quindi molto
frettolosa. L’apice lo raggiunge negli ultimi episodi, con il
commiato dei cavalieri d’oro animato pochissimo (tremenda la
fine dello scontro tra Kanon e Rhadamante con l’armatura d’oro
che si ricompone con un’immagine fissa). Sarebbe stato
sicuramente più interessante vedere delle aggiunte. Nota di
disgusto: la corsa dei cavalieri di bronzo verso il muro del
pianto alla fine della puntata 139. Sembra un balletto
disarticolato. Per quanto riguarda gli errori di disegno, forse il più
grossolano è stato quello di vedere Cristal disegnato in una
scena con addosso la v2 della sua armatura anziché la v3.
L’ultimo capitolo, l’Elisio, purtroppo non si risolleva rispetto
a quanto visto nel capitolo Inferno, dunque animazioni
poverissime e nessuna scena aggiunta rispetto al manga. E’
praticamente come vedere il manga colorato e doppiato (non uso
la parola animato perché non è questo il caso). I disegni di
Araki migliorano rispetto all’Inferno ma non sono purtroppo
sufficienti a sollevare un prodotto davvero scadente. La storia
non è approfondita come avrebbe meritato e anche lo scontro
contro Ade, il nemico più importante incontrato finora dai
cavalieri, si riduce a meno di una puntata.
Il doppiaggio italiano è ancora ottimo. Riconfermati tutti i
doppiatori della serie classica, la direzione del doppiaggio è
passata da Enrico Carabelli a Ivo de Palma. Quest’ultimo ha
cercato di dare continuità alla serie classica, lasciando i nomi
utilizzati allora (Cristal, Sirio, Tisifone ecc…) e mantenendo
invariati tutti gli altri (ad eccezione di Sion diventato Shin
per problemi di carattere religioso…). Ottima la scelta di
lasciare il tono aulico così amato nella prima serie ma
facendolo coesistere perfettamente con la fedeltà dei dialoghi
originali (dunque Virgo utilizza termini come ‘ohm’ e viene
definito l’uomo più vicino agli dei e non più ad Atena, vengono
ripristinati i termini ‘Cavalieri di bronzo’ ecc…). Insomma, un
ottimo connubio tra l’epicità dei dialoghi della serie classica
senza per questo rinunciare alla fedeltà all’opera originale.
Buone le prove di tutti i doppiatori. Nel primo episodio si
nota un un po’ indeciso Oliviero Corbetta su Doko che per
fortuna recupererà molto bene nelle puntate successive.
Confermati inoltre gli storici doppiatori dei cavalieri d'oro:
Invernici su Virgo, Calindri su Ioria e Ballerio su Capricorn.
Ottima anche la prova dei ‘nuovi’ doppiatori: Sabre su Scorpio,
Oppido su Kanon, Danti su Valentine e Onorato su Orfeo, solo per
citarne alcuni. Titubante invece Bottale su Fish. Il doppiatore
è bravissimo ma il tono della voce non sembra calzare molto bene
al personaggio.
E’ interessante notare che la serie di Ade, la cui produzione si
fermò dopo la serie regolare per non ben precisati diverbi tra
Kurumada e la Toei, è ripartita anche grazie ad un filmato
amatoriale francese di Jerome Alquié nel quale venivano
disegnate e animate alcune vicende del fumetto: Pandora che dona
il ciondolo di Ade ad Andromeda in fasce, il commiato ai
cavalieri d’oro e l’ipotetica sigla iniziale della serie.
L’iniziativa servì alla Toei per capire quanto ancora i
cavalieri dello zodiaco avevano interesse in Europa (ma anche in
Giappone).
In conclusione Ade è una serie che parte davvero col botto (sia
il manga che l’anime) ma che purtroppo crolla miseramente nel
finale a causa di una trama troppo tirata via, disegni non
sempre all’altezza delle aspettative e soprattutto regia e
animazioni inesistenti. E’ un peccato perché le potenzialità
c’erano tutte e sarebbe stato un ottimo lavoro se fossero stati
approfonditi alcuni punti oscuri (aggiungendo scene inedite al
semplice copia incolla del manga) e utilizzate animazioni degne
di oav degli anni in cui sono stati prodotti. Vale però la pena
vederle anche solo per il doppiaggio italiano e per l’emozione
di ammirare finalmente i cavalieri d’oro lottare contro le forze oscure.
Geruge
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